Il nostro obiettivo è quello di aiutare le persone a diventare più consapevoli delle ricchezze storico-naturalistiche del territorio in cui vivono e ad interagire con questo ponendo in primo piano il proprio benessere psico-fisico. Un’azione che riteniamo fondamentale per perseguire il nostro scopo è quello di rivolgerci alle nuove generazioni, cercando di favorire la formazione della loro coscienza critica attraverso progetti specifici volti a diffondere la conoscenza dell’ambiente che li circonda.
Come operatori didattici elaboriamo progetti su varie tematiche per scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado, ci occupiamo di educazione ambientale, di attività di orienteering e di organizzare escursioni di uno o più giorni, avvalendoci della collaborazione anche di agenzie di viaggio.
Di seguito alcune delle nostre proposte. Semplicemente alcuni esempi, perché ci piace sempre confrontarci con i docenti per creare la migliore soluzione educativa per gli studenti.
La Via Francigena è parte di un fascio di vie, dette anche vie Romee (il nome della via veniva dato in base al luogo di destinazione), che collegavano l’Europa centrale, e in questo caso la Francia, a Roma. I primi documenti che citano l’esistenza della Via Francigena risalgono al IX secolo, ma una descrizione completa la troviamo nel 990 ad opera del vescovo Sigerico, che nel suo diario descrisse dettagliatamente le 79 tappe del suo viaggio di ritorno dal pellegrinaggio da Roma a Canterbury (in tutto circa 1800 km). La maggior parte delle tappe indicate da Sigerico corrispondono a località esistenti anche oggi e sulla base del suo diario è stata creata la “moderna” Via Francigena. In Toscana abbiamo 14 tappe, oltre 380 km, dal passo della Cisa ad Acquapendente, con caratteristiche, distanze e difficoltà diverse, tutte belle!
Organizziamo escursioni di uno o più giorni avvalendosi anche di agenzia di viaggio.
Approfondiremo la storia dell’antica Via, dei piccoli borghi che attraversa, di come l’uomo ha modellato il territorio rendendolo celebre in tutto il mondo, ma scopriremo anche le motivazioni che spinsero tanti viandanti a tentare un viaggio che spesso non vedeva ritorno ….
I ragazzi avranno la possibilità di scoprire i ritmi “lenti” di un viaggio intimo, guardandosi intorno ma anche “dentro”, impareranno ad ascoltare il proprio corpo, a condividere fatica e felicità per il raggiungimento di una meta. Impareranno anche ciò che è essenziale, perché non tutto si può portare dietro, e come anche camminare è un’arte che si impara e si migliora.
Naturalmente tante altri possono essere i percorsi per conoscere il nostro territorio …. basta chiedere e noi cercheremo la migliore soluzione.
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L’orienteering, letteralmente attività dell’orientarsi, non è né una caccia al tesoro né un corso di sopravvivenza. È una disciplina sportiva, nata all’inizio del XX secolo nei paesi scandinavi, che consiste nel raggiungere determinati punti di controllo nel minor tempo possibile scegliendo il miglior percorso. L’individuazione dei punti di controllo e la scelta del percorso migliore devono essere fatti basandosi sulla lettura della carta.
L’orienteering ha trovato, negli ultimi anni, ampio spazio all’interno della scuola. Il M.I.U.R. già nella Circolare n. 254 del 7/8/93 parla di “corsa di orientamento (orienteering) atteso il carattere promozionale e interdisciplinare insito in tale disciplina”, riconoscendo ufficialmente la valenza didattica di questa attività nella scuola.
L’attività ludico-sportiva svolta nell’ambito del progetto di orienteering nelle scuole presenta forti caratteristiche di interdisciplinarietà; nello specifico essa coinvolge numerose discipline: storia, geografia, matematica, scienze, tecnica, arte ed immagine, scienze sportive e motorie, educazione all’ambiente, all’affettività, alla salute, alla legalità, alla cittadinanza, stradale.
Non va sottovalutata anche la valenza educativa sulla personalità (autonomia, autostima), sulla socializzazione (confronto e rispetto delle regole) e alla cooperazione (solidarietà).
Con l’orienteering i ragazzi impareranno a muoversi consapevolmente su qualsiasi terreno, anche sconosciuto, con il solo ausilio di una carta che lo rappresenta fedelmente. Verranno forniti loro tutti gli elementi per leggere una carta, mettendo in corrispondenza gli elementi reali con la propria rappresentazione. Acquisteranno così sicurezza in sé stessi, ma avranno anche occasione di capire l’importanza del gruppo, mettendosi a disposizione degli altri, per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Tutte le attività vengono organizzate e svolte da uno o più dei nostri tecnici federali di I° livello FISO (Federazione Italiana Sport di Orientamento).
Tutte le attività vengono rivolte a qualsiasi ordine di scuola, dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado.
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Come riportato da “Le Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile 2014 – MIUR”, l’educazione allo sviluppo sostenibile diventa oggi un obiettivo strategico per il presente e per il futuro del nostro Paese.
La sfida ambientale, legata alla conservazione delle risorse del nostro Pianeta, rappresenta una sfida non più eludibile per le future generazioni.
Ci troviamo in un’epoca che impone al mondo intero, ma in particolare all’Italia e all’Europa, scelte radicalmente diverse da quelle compiute in passato: lontane dal modello produttivo tradizionale, dirette verso un nuovo modello di economia che rispetti l’ambiente, orientate ad una società che non produca rifiuti ma sappia creare ricchezza e benessere con il riutilizzo e la rigenerazione delle risorse.
Perché questo accada, è necessario un profondo cambiamento di mentalità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le singole persone.
E questa nuova consapevolezza nazionale non può che iniziare dalle scuole e dagli studenti, di tutte le età. Soprattutto dai più giovani, quelli che potremmo chiamare “nativi ambientali”: una generazione che nella quotidianità dei comportamenti trova già come prospettiva naturale il rispetto dell’ambiente in cui vive.
Il nostro progetto di Educazione Ambientale si prefigge lo scopo di condurre gli alunni ad acquisire piena consapevolezza del loro ruolo nell’ambiente, partendo dalla conoscenza del proprio territorio e delle problematiche connesse ad un suo uso non sostenibile (gestione delle risorse naturali, inquinamento, produzione di rifiuti, alterazione degli ecosistemi…).
Riteniamo indispensabile che gradualmente, sin da piccoli, gli alunni imparino a conoscere e ad affrontare i principali problemi connessi all’utilizzo del territorio e siano consapevoli del proprio ruolo attivo per salvaguardare l’ambiente naturale per le generazioni future.
La partecipazione degli alunni a tale progetto educativo incrementerà le loro conoscenze, abilità e competenze, con la finalità ultima di creare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti della tutela dell’ambiente naturale.
La nostra proposta verrà elaborata in base alle indicazioni dei docenti per dare risalto a quei temi che riterranno più attinenti al piano di studi.
Il progetto fa ferimento ai contenuti etici dell’Educazione Ambientale, non ridotta a semplice studio dell’ambiente naturale, ma come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo. Concetti e conoscenze, non sono nozioni fini a sé stesse e la scelta dei metodi e degli strumenti vuole promuovere processi intenzionali di cambiamento attraverso l’azione.
Da questo conseguono le seguenti finalità:
– osservare l’ambiente locale per coglierne caratteristiche ed elementi di vulnerabilità;
– motivare gli alunni ad assumere comportamenti di cittadini rispettosi del proprio ambiente;
– favorire la crescita di una mentalità ecologica;
– prendere coscienza che il futuro dell’uomo è nella salvaguardia dell’ambiente;
– educare alla complessità.
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